Centocelle chiede un uso pubblico del suolo pubblico


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Gremita l’assemblea pubblica organizzata dal comitato NoPup di via dei Noci con la presenza del presidente del municipio Palmieri, assessori e consiglieri. Tra le nostre richieste una maggiore partecipazione dei cittadini sui progetti del territorio come le piazze e lo stop al Pup di via dei Noci per riqualificare l’area salvando gli alberi.

Torna la partecipazione a Centocelle. L’assemblea pubblica “Suolo pubblico? Utilizzo pubblico!” che abbiamo organizzato per discutere con l’amministrazione municipale dei problemi del quartiere ha riscontrato un successo, documentato dal numero di persone che si sono presentati al ristorante L’Ancora, sede gentilmente offerta per ospitare l’incontro.

Hanno introdotto l’assemblea Piero e Maurizio del comitato NoPup, spiegando l’evoluzione del Piano urbano parcheggi di Roma con tutte le criticità emerse da 20 anni a questa parte, per poi elencare i Pup previsti nel quartiere e descrivere il caso specifico di via dei Noci. Abbiamo fatto presente la necessità di fare del suolo pubblico un utilizzo pubblico con attenzione alle speculazioni nonché al degrado del quartiere. I nostri interventi hanno poi fatto esplicito riferimento alla questione, molto sentita dagli abitanti, dei cantieri della metro C, la cui chiusura non è di fatto prevedibile, e al problema della mobilità del quartiere in generale.

“Nel 2001 ero favorevole, ora contrario”, ha esordito il presidente del V Municipio Giammarco Palmieri, che ha aggiunto:”non per ragioni ideologiche ma perché, come dice l’assessore Giovanni Assogna, si privatizzano i profitti e si socializzano i disagi”. Palmieri ha inoltre informato la platea su un tentativo di accordo ancora da formalizzare: “Stiamo lavorando a una delocalizzazione. Abbiamo già parlato con l’assessore comunale Improta, con la disponibilità dell’operatore di via dei Noci, dove non si farebbe il Pup”. L’opera, secondo le parole del Presidente, verrebbe spostata dove c’è una precedente situazione da sanare, in superficie e senza fare ulteriori buchi.

Rispetto al tema della speculazione edilizia interviene l’assessore alla mobilità Giovanni Assogna: “Siamo spaventati perché sono previsti molti interventi edilizi nel municipio. Ci ha impressionato questa sproporzione vista l’alta densità abitativa”. Assogna ha informato i cittadini che sta lavorando sulla mobilità anche grazie al forum creato su Facebook e al concetto della coideazione con gli abitanti, che va oltre la semplice segnalazione di un problema.
Proprio come risposta a questa affermazione abbiamo srotolato uno striscione con il progetto partecipato della riqualificazione della via trasformandola in una piazza, tra gli applausi dei presenti. L’idea è piaciuta agli esponenti politici di maggioranza e opposizione, un buon segnale per una possibile cooperazione al fine di realizzare il progetto che ha visto la collaborazione dell’architetto Silvio Bruno, presente all’assemblea.

Giulia Pietroletti, delegata all’ambiente, ha apprezzato “l’impegno del comitato e la partecipazione dei cittadini come dimostra l’assemblea di oggi (ieri, ndr)”. Facendo presente che il degrado è dovuto anche alla non frequentazione degli abitanti che tendono ad abbandonare gli spazi.
In conclusione sono intervenuti alcuni cittadini con domande su altre criticità del quartiere, come i Pup previsti a Via delle Betulle e piazza dei Gerani, senza contare i guai giudiziari in cui sono finiti i possessori dei box del Pup 285 di viale della Primavera.

I rappresentanti della giunta si sono detti disposti a proseguire la collaborazione e la loro presenza per altri incontri di questa natura, realizzati su questioni specifiche su cui unire gli sforzi e trovare delle soluzioni accettate da chi vive i territori. I cittadini hanno anche chiesto di poter incontrare la giunta comunale e il sindaco Marino, per avere chiarezza sui cantieri della Metro C e per poter ottenere le risposte difficili da avere nell’ambito municipale. Il nostro obiettivo come comitato NoPup di via dei Noci è, infatti, di andare oltre il semplice no e proporre, in via partecipata, alternative che migliorino la vivibilità dei quartieri come Centocelle, come nuovi spazi sociali, a partire dalle piazze.


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