Informazioni

Nel 2005 è stato approvato, senza gara d’appalto, un progetto per la costruzione di 63 box interrati a via dei Noci, nel centro del quartiere Centocelle, I box si svilupperanno su due piani, fino ad una profondità di 7 metri circa, sopra la falda acquifera. Per realizzare tali box verranno espiantati 7 dei platani pluridecennali presenti sulla via, poiché il soffitto dei box non può sostenere il peso di alberi tanto grandi.
Tale progetto rientra nel Programma Urbano Parcheggi (PUP) , nato più di 20 anni fa in seguito alla Legge Tognoli e rinforzato nel 2006, anno in cui viene attribuita al Sindaco di Roma la funzione di “Commissario delegato per l’attuazione di interventi volti a fronteggiare l’emergenza traffico nel territorio della Capitale». Il problema del parcheggio in sostanza è stato definito come “emergenza” e quindi le opere inerenti il PUP possono essere attuate in deroga a molte delle normali regole previste per l’edilizia (piano regolatore, gare d’appalto ecc).

Eppure risulta strano parlare di emergenza quando il progetto del PUP di Via dei Noci è stato redatto nel 2000… circa 12 anni fa.

PERCHÈ SIAMO CONTRARI:
Il nostro quartiere ha indubbiamente bisogno di una riqualificazione, ma questa non passa attraverso la costruzione di 63 box privati perché:
il progetto ha un rilevante impatto ambientale perché per costruire i box verranno espiantati 7 alberi, che costituiscono un polmone di verde e un pregio insostituibile nella nostra strada. Gli alberi di Via dei Noci sono tra gli ultimi rimasti in un quartiere che prima aveva alberi su quasi tutte le strade.
il poco suolo pubblico rimasto deve essere usato per l’interesse pubblico: lo spazio pubblico è ormai estremamente ridotto, venderlo oggi per opere di scarsa utilità collettiva è una scelta miope per il futuro. Il “coordinamento dei comitati no PUP” ha calcolato che sono circa 187 i parcheggi privati che devono essere costruiti (in progetto, in fase di realizzazione o terminati) su suolo pubblico a Roma ma sono già circa 30 i comitati spontanei di cittadini nati per opporsi a queste speculazioni.
63 box non risolvono affatto il problema del parcheggio, poiché per costruire i box per pochi si toglieranno altrettanti posti in superficie che usiamo tutti. Questo è tanto più grave se pensiamo che dopo l’apertura della metropolitana aumenterà la richiesta di parcheggi di scambio auto-metro
non ci sono garanzie che i box vengano usati come parcheggi invece che come magazzini, come avviene in molti altri PUP
siamo inoltre molto preoccupati dalla reale sicurezza di quest’opera dal punto di vista geologico, poiché tutte le verifiche tecniche sono state fatte solo dal costruttore. Oltre alla stabilità delle nostra case, ci chiediamo per esempio quale impatto avrà sui nostri servizi idrici e sulle fognature il fatto di costruire sopra una falda acquifera
come cittadini siamo disposti a subire i disagi di un cantiere, con relativo inquinamento ambientale e acustico e disagio alla circolazione quando la finalità è di interesse collettivo, come la metropolitana e non quando si fa solo l’interesse di privati
pensiamo che il problema del traffico e delle automobili si risolva con l’implementazione del trasporto pubblico

UNISCITI ALLA LOTTA CONTRO I PARCHEGGI SOTTERRANEI:
– partecipa alle riunioni del Comitato NoPUP – Via dei NOCI
– aiutaci a migliorare lo spazio in cui viviamo